Forfettari e Dichiarazione dei Redditi 2021: Differimento delle Lettere di Compliance al 2024

Circa 500.000 lettere di “compliance” sono state inviate a settembre dall’Agenzia delle Entrate in merito alla mancata compilazione del quadro RS nella dichiarazione dei redditi per i contribuenti forfettari relativamente all’anno d’imposta 2021. Nonostante la rapida risoluzione della questione attraverso un dialogo con il viceministro dell’Economia Maurizio Leo e il conseguente differimento al 2024 dell’obbligo di comunicazione dei dati, è essenziale che la categoria esprima le proprie preoccupazioni. È infatti inopportuno ricevere lettere di “compliance” se il quadro RS non è stato compilato.

Questo è quanto dichiarato dal consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, durante un convegno tenutosi a Genova e promosso dal sindacato dei giovani dottori commercialisti (Ungdcec). La soluzione trovata è stata inclusa nel decreto sulle proroghe fiscali, approvato dal consiglio dei ministri a settembre (vedi ItaliaOggi del 28 e 29 settembre).

Il deputato di FdI, Andrea de Bertoldi, ha anch’egli espresso le sue opinioni sulla questione dell’invito alla regolarizzazione per coloro che non hanno inserito i dati nella casella RS. Ha sottolineato l’importanza di una “sostenibilità del fisco” e ha sollevato la questione dei possibili problemi che possono derivare per i contribuenti forfettari. Ha evidenziato che la politica deve creare condizioni per semplificare, e l’apparato amministrativo non dovrebbe generare ulteriori complicazioni. Al contrario, è essenziale lavorare insieme per un sistema efficiente.

Il sindacato dei giovani dottori commercialisti ha messo in evidenza la questione, sottolineando che l’Agenzia delle Entrate, inviando queste lettere, sembra considerare come omissione rilevante il fatto che i contribuenti abbiano barrato il campo “assenza di dati da dichiarare”. Hanno sollevato l’interrogativo su quanto sia strano che un contribuente che non deduce costi dall’attività e, quindi, non ha interesse a sostenere costi, non abbia effettivamente dati da dichiarare. Infine, l’Ungdcec ha ribadito che il quadro RS per i forfettari serve esclusivamente a fornire dati statistici e rappresenta un’informazione fiscalmente irrilevante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *